L’iniziativa “Nuove imprese a tasso zero“, promossa da Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia) ha l’obiettivo di sostenere, su tutto il territorio nazionale, la creazione di micro e piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne senza limitazioni di età.
L’incentivo prevede il finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa, con una previsione massima di spesa per investimento fino a 1,5 milioni di euro, e può coprire fino al 75% delle spese totali ammissibili. Il restante 25% ed il valore dell’IVA deve essere finanziato direttamente dal richiedente (eventualmente anche ricorrendo al credito bancario)
Le domande sono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo, non ci sono graduatorie e possono essere presentate fino ad esaurimento fondi, ad oggi ancora disponibili.
L’incentivo è rivolto alle micro e piccole imprese, con sede legale e operativa in Italia, che, alla data di presentazione della domanda, dimostrino di possedere i requisiti soggettivi sopracitati (quindi prevalenza di giovani tra i 18 e i 35 anni oppure donne senza limitazioni di età).
Si precisa che sono considerate (in base alla raccomandazione 2003/361/CE del 06-05-03, recepita con DM del 18/4/2005):
– Micro imprese: meno di 10 dipendenti, fatturato annuo (o al totale di bilancio) inferiore ai 2 milioni di euro;
– Piccole imprese: meno di 50 dipendenti, fatturato (o al totale di bilancio) inferiore ai 10 milioni di euro.
Sono ammesse all’incentivo:
– Le imprese preesistenti purché costituite in forma di società da non più di 12 mesi, rispetto alla data di presentazione della domanda;
– Le persone fisiche che intendono costituire una società, purché entro 45 giorni dall’ammissione alle agevolazioni, dimostri l’avvenuta costituzione della società e il possesso dei requisiti.
Si precisa inoltre che sono ammesse le società di persone (escluse le società semplici), le società di capitali (comprese le unipersonali) e società cooperative. Sono escluse le ditte individuali, le società di fatto e gli enti che operano senza scopo di lucro.
La domanda deve essere presenta esclusivamente online sulla piattaforma Invitalia, registrandosi e compilando la domanda e caricando la documentazione richiesta.
Ai fini dell’ammissione all’incentivo è oltretutto necessario predisporre, oltre ad una serie di documenti, anche un business plan da allegare alla domanda.
L’esito della domanda sarà comunicato entro 60 giorni dalla presentazione. Ultimata la verifica formale sarà effettuata quella di merito, che prevede altresì un colloquio obbligatorio, nonché una verifica tecnica.
L’erogazione del finanziamento deve essere garantito da privilegio speciale, da acquisire sui beni agevolati facenti parte del programma di investimento, per un valore pari all’importo del finanziamento concesso. Se ciò non è possibile, possono essere ammesse garanzie su beni di terzi o fideiussioni bancarie, a seconda dei casi.
Sono esclusi dalle agevolazioni i settori previsti dalla disciplina comunitaria, in particolare: pesca, acquacoltura e produzione primaria di prodotti agricoli. Sono inoltre escluse le attività connesse all’esportazione.
Non sono ammesse le spese per:
– beni acquisiti con il sistema del conto visione, della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback;
– investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
– il cosiddetto “contratto chiavi in mano”;
– commesse interne;
– macchinari, impianti e attrezzature usati;
– costi di esercizio;
– spese notarili;
– scorte, tasse e imposte (l’IVA realmente e definitivamente sostenuta dal soggetto beneficiario è una spesa ammissibile solo se non è da esso stesso recuperabile).
Per ulteriori informazioni ovvero per assistervi nella predisposizione della domanda e della relativa pratica, lo Studio Fanti Selleri è a Vostra disposizione.
(a cura dell’Avv. Giulio Fanti)