Il “GAL Appennino Bolognese”, società consortile usualmente dedita a sostenere interventi per lo sviluppo di attività innovative in ambito rurale, ha attivato un bando dedicato a qualificare le piccole e micro-imprese extra-agricole purché esistenti nelle zone rurali ai fini del mantenimento dei servizi commerciali, di pubblico esercizio, di artigianato e dei servizi a favore delle comunità locali e/o di servizi/prodotti, a supporto dello Sviluppo turistico.
In particolare il GAL ha stanziato la somma di Euro 1.530.257,41 da destinare a contributo in conto capitale per le imprese, dislocate nelle zone appenniniche e collinari della Provincia di Bologna, che intendano effettuare degli investimenti per innovare la propria attività.
Le spese ammissibili sono le seguenti:
– Costruzioni/ristrutturazioni immobili destinati all’attività aziendale;
– Arredi funzionali all’attività;
– Macchinari, impianti, attrezzature funzionali al processo innovativo aziendale;
– Impianti, attrezzature per la lavorazione/trasformazione/conservazione dei prodotti e/o servizi offerti o somministrati;
– Investimenti funzionali alla vendita;
– Allestimenti e dotazioni specifiche per veicoli aziendali strettamente necessari a svolgere l’attività;
– Investimenti immateriali connessi alle precedenti voci di spesa quali onorari di professionisti/consulenti e studi di fattibilità, entro il limite massimo del 10% delle stesse;
– Investimenti immateriali quali: acquisizione/sviluppo programmi informatici, acquisizione di brevetti/licenze, promozione e comunicazione.
Non sono invece ammessi i seguenti interventi:
– Gli investimenti per i quali sono stati richiesti o che già beneficiano di altri finanziamenti pubbici;
– Manutenzioni ordinarie;
– Quote di ammortamento, spese di gestione, acquisto di terreni e beni immobili, fornitura di beni e servizi senza pagamento in denaro;
– Progetti che comportano una spesa ammissibile inferiore a Euro 10.000;
– Acquisto di allestimenti o attrezzature usate;
– Opere, attrezzature o materiali acquistati prima della comunicazione di concessione del sostegno;
– Acquisto di qualsiasi veicolo con motrice o semplici motrici per trasporto;
– Importi corrispondenti ad IVA;
– Spese in autofatturazione e per lavori in economia;
– Spese generali di funzionamento e per materiali di consumo;
– Spese per la fornitura di consulenza da parte dei soci e/o componenti organo di amministrazione;
– Spese riferibili a fatturazioni emesse tra imprese appartenenti allo stesso gruppo;
– Prestazioni volontarie di manodopera aziendale;
– Spese per la gestione corrente;
– Spese relative a controversie, ricorsi e recupero crediti;
– Spese per il pagamento di interessi debitori;
– Spese per il pagamento di assicurazioni per perdite o oneri futuri;
– Spese relative a rendite di capitale;
– Spese per il pagamento di debiti.
Possono beneficiare degli aiuti le imprese individuali, le società (di persone, di capitali, cooperative) e le associazioni, non partecipate da soggetti pubblici, con caratteristiche di micro e piccole imprese. Sono escluse le imprese agricole.
Le imprese devono essere dislocate sul territorio del GAL, suddiviso in due macro-zone:
– Zona D: aree rurali con problemi di sviluppo. Indicativamente quelle appenniniche;
– Zona C: aree rurali intermedie. Ubicate in zona collinare più vicine alla città di Bologna.
L’ubicazione dell’impresa richiedente il contributo assume particolare rilevanza sia ai fini della determinazione del contributo che della concessione del medesimo.
Il sostegno infatti sarà pari:
– al 50% della spesa ammissibile per gli interventi posti in zona D;
– al 40% della spesa ammissibile per gli interventi posti in zona C
La spesa ammissibile va da un minimo di 10.000 Euro ad un massimo di 100.000 Euro.
La concessione del contribuito, inoltre, dipende dalla collocazione in graduatoria dell’impresa richiedente, che non è basata sull’ordine di presentazione della domanda bensì da un punteggio, determinato sulla base dei criteri appresso indicati.
Come è possibile riscontrare, le imprese collocate nella zona D sono avvantaggiate, beneficiando di un punteggio di partenza più elevato, che va poi ad incrementarsi, eventualmente, qualora siano presenti ulteriori parametri soggettivi:
Zona D | Punti 100 |
Zona C | Punti 50 |
Adesione a carta dell’Accoglienza | Punti 15 |
Aziende che richiedono finanziamenti per realizzazione/ristrutturazione/organizzazione di servizi fruibili ai portatori di handicap | Punti 5 |
Creazione di nuovi prodotti e/o servizi e/o processi | Punti 10 |
Trasformazione, impiego, gastronomico, utilizzo e commercializzazione di prodotti agricoli e agro alimentari del territorio del GAL appennino bolognese | Punti 5 |
Permanenza e/o attivazione servizi o attività economiche analoghe non presenti nell’ambito territoriale oggetto dell’investimento | Punti 10 |
Introduzione di strumenti di ICT e domotica nei servizi e/o prodotti offerti | Punti 5 |
Rilevanza della componente femminile e giovanile in termine di partecipazione societaria e/o finanziaria. | Punti 10 |
A parità di punteggio sarà data priorità ai progetti con spesa ammissibile a contributo con valore più alto
I tempi di istruttoria della pratica saranno di 120 giorni a partire dalla scadenza del bando.
Quanto all’individuazione delle Zone C e D, vi riportiamo la seguente tabella indicativa precisando tuttavia che, con riferimento per alcuni Comuni, la possibilità di accedere al contributo deve essere ulteriormente verificata avuto riguardo per l’effettiva ubicazione dell’impresa sul territorio (ad esempio per il Comune di Zola Predosa, la zona di pianura viene esclusa).
COMUNI appartenenti alla zona rurale D | COMUNI appartenenti alla zona rurale C |
Alto Reno Terme | Casalecchio di Reno |
Borgo Tossignano | Castel San Pietro Terme |
Camugnano | Dozza |
Casalfiumanese | Monte San Pietro |
Castel d’Aiano | Ozzano dell’Emilia |
Castel del Rio | Pianoro |
Castiglione dei Pepoli | San Lazzaro di Savena |
Fontanelice | Sasso Marconi |
Gaggio Montano | Valsamoggia (Loc. Bazzano, Crespellano) |
Grizzana Morandi | Valsamoggia (Castelletto di Serravalle, Monteveglio) |
Lizzano in Belvedere | Zola Predosa |
Loiano | |
Marzabotto | |
Monghidoro | |
Monterenzio | |
Monzuno | |
San Benedetto val di Sambro | |
Valsamoggia (Loc. Savigno) | |
Vergato |
Le domande per l’ammissione dovranno essere inviate entro l’11 maggio 2018 ad ore 12.00 (inizialmente il termine era il 17 aprile 2018)*, previa iscrizione dell’impresa nell’anagrafe regionale delle Aziende Agricole (l’iscrizione è richiesta ai soli fini dell’ammissione al bando, essendo interessate solo le imprese extra-agricole).
Lo Studio Fanti Selleri è a Vostra disposizione al fine di assistervi nell’ambito della procedura diretta alla richiesta di contributo, la quale richiede particolari accorgimenti e formalità. A tal fine raccomandiamo, qualora siate interessati, di contattarci con sollecitudine al fine di verificare, preliminarmente, l’ammissibilità della Vostra azienda e della tipologia di intervento da Voi ipotizzato, per poi predisporre tutta la documentazione necessaria per il deposito dell’istanza.
Le domande potranno infatti, a seconda della tipologia di intervento, necessitare di relazioni tecniche, illustrative, preventivi, diagramma inerenti ai tempi di realizzazione, computi metrici, elaborati tecnici, documentazione fotografica, ecc…: quindi di un’attività preparatoria che, oltretutto, potrebbe richiedere l’ausilio anche di un Vostro tecnico di fiducia.
(*) termine prorogato con delibera del Consiglio di Amministrazione del GAL del 15 marzo 2018.
(a cura dell’Avv. Giulio Fanti)